"La farmacia potrebbe anche non esserci" rifà il verso al titolo di
una installazione curata dallo scultore Pietro Consagra, intitolata
"La materia poteva non esserci".
Tra ironia e intelligente critica
sociale.
La canzone d'autore di Luca Maciacchini oggi nel nuovo
disco di inediti uscito per la RadiciMusic Records.
Si intitola "La farmacia potrebbe anche non esserci" il nuovo disco
di inediti dell'attore e cantautore Luca Maciacchini.
Si parte da una
situazione dove un'emergenza sembra scemare, dove la parola di
ordine è "APRI" (qui detto in dialetto, quindi "Derva!"),
perchè non si
aspettava altro che "riaprire" tutto, ma lasciandosi alle spalle uno
strascico che sarà difficilmente estinguibile, con "titoli di giornale"
che si
susseguono e che attanagliano e terrorizzano a scopo di vendere di più
("Il titolista") e dove per l'appunto il più furbo non è;
chi ragiona,
elabora, trova soluzioni, ma chi "commenta" in maniera più geniale
("Commentate!").
E allora "mai più farmacie" potrebbe essere la nuova,
sarcastica parola d'ordine, dove le farmacie non sono solo gli esercizi
adibiti alla vendita di medicinali,
ma le realtà dove si trovano soluzioni o
si studiano aiuti per l'umanità, tanto ci sarà sempre qualcuno pronto a
demolirle.
Ma intanto il mondo cambia con una rapidità tale per cui
dobbiamo essere sempre aggiornati, pena il "restare indietro", cambiano
le leggi ("Carta cambia")
o le leggi cambiano noi e le nostre teste.
Mentre i problemi di fondo, che forse nascono in origine nei nostri nidi
di origine,
nelle nostre famiglie ("A ognuno la sua famiglia") non
vengono mai ricercati e risolti e vengono a galla alla prima occasione.
Unica speranza può essere confidare in chi ha possibilità e davvero
interviene coi propri mezzi notevoli per dare una vera mano ("Tasche
rare").
In tutto questo, comunque, viene concesso spazio anche ad una forma
di "evasione" con due momenti più "stranianti",
più tradizionali e dunque
che si discostano dalla tematica di fondo. "Si bussa alla porta" e "Non
perdonare" sono due momenti di pura canzone d'autore,
due quadri di
osservazione della realtà generica in chiave immaginifica e
sentimentale.