É arrivato il momento di fare una rivoluzione.
Si, avete capito bene: rivoluzione. Perché é in momenti come questi che ne sentiamo la necessitá, che sale la polemica, che la protesta si fa piú aspra, dove anche un uomo profondo e di valore rischia di diventare uno qualunquista. E se oggi il qualunquismo in Italia fosse una necessitá? Una normale conseguenza dell'attuale panorama politico italiano?
.Ogni giorno leggiamo e sentiamo parlare di sfiducia da parte degli italiani nelle istituzioni, nella politica, nei partiti.... ad ogni elezione si ha paura che l'assenteismo alle urne raggiunga minimi storici, ogni giorno i media ci propinano scnadali politici legati a corruzione, finanziamenti, malcostume, nepotismo e altre faccenduole varie. Apettiamo tutti il nuovo che avanza ma davanti a noi c'é sempre e solo il vecchio che procede. L'unica cosa che potrebbe cambiare lo scenario é una rivoluzione apartitica, apolitica, quasi anarchica, ma Luca Maciacchini non é un violento, né tantomeno un reazionario: é un attore, un musicista e cantante che la rivoluzione puó farla solo con parole e musica. Il disagio ironico e rassegnato di una generazione abituata alla buona educazione, a pagare le tasse, a lavorare e salutare la gente, costretta ogni giorno a vedere interessi personali di altri davanti alle necessitá collettive del Bel Paese.
MORTI IN PROGRESS
GIORGIO AMBROSOLI
SICURO AZZARDO
SEMPLICEMENTE DONNE
VIRGILIO É BALLABILE
OMERO JAZZ & BLUES
FORTI SPALLE VELOCI GAMBE
ON MENESTRELL DEL DI' D'INCOEU
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